Associazione del Carnevale di Cento, fondata nel 1947.
L'associazione cura la realizzazione di carri allegorici che concorrono alla chermesse del carnvale di Cento pregiandosi ci portare da sempre innovazione e qualità costruttive nelle maschere di cartapesta, nei movimenti automatici e nelle coreografie.
Vincitrice di diverse edizioni ha avuto il merito l'onore di sfilare al carnevale di Rio de Janeiro.
Sede legale e operativa:
presso hangar carri allegorici
Via Manin 13
44042 – Cento (FE)
Indirizzi e-mail:
Principale: amministrazione@mazalora.it
Nel cuore delle terre selvagge, le tribù indigene custodiscono un tesoro prezioso che va oltre il valore materiale: l’acqua.
Per secoli, hanno compreso e rispettato profondamente l’importanza di questo elemento vitale, non solo per la sopravvivenza delle loro comunità, ma anche per l’equilibrio dell’intero ecosistema globale.
L’acqua è il cuore pulsante della vita per le tribù indigene, fornendo non solo nutrimento per il corpo, ma anche per l’anima. È nei fiumi, nei laghi e negli stagni che trovano la loro fonte di spiritualità, connessione con la natura e saggezza tramandata da generazioni.
Questo prezioso dono della natura, però, è minacciato dall’inquinamento umano: un’ombra che oscura il futuro delle loro comunità e dei loro luoghi sacri. Man mano che l’acqua si contamina, il legame tra le tribù indigene e il loro habitat è messo a repentaglio.
In questo momento di difficoltà, un elemento di grande speranza si erge all’interno delle tribù: l’albero sacro, ossia il pilastro della loro fede e della loro cultura. Questo grande albero rappresenta la vita stessa, con le sue profonde radici saldamente ancorate alla terra e i suoi rami che si estendono verso il cielo.
Il momento più atteso all’interno del villaggio è rappresentato dalla fioritura dell’albero, un segno di speranza e rinascita, un promemoria del potere della natura di lottare e rigenerarsi.
La chiave per sventare questa minaccia sorge al centro del villaggio: nascosto tra le fronde della fitta foresta, è presente un antico tempio che, secondo la leggenda, cela il più grande segreto di tutti.
Custodisce al suo interno un mistero avvolto nel manto del tempo, una conoscenza antica che potrebbe contenere la chiave per proteggere l’acqua e preservare l’equilibrio del loro mondo intero.
Oggi, mentre il futuro delle tribù indigene pende su un filo sottile, bisogna prendere atto della situazione. Il passato non si può cambiare, il presente è compromesso, ma il futuro è ancora da scrivere.
È tempo di agire, e non di parlare. È tempo di accettare la realtà, non negarla. È tempo di essere uniti, non divisi.
È tempo di mandare un chiaro messaggio al mondo intero:
È ORA DI PIANTARLA.